La postura della mano
Nell’osservazione della mano e nell’interpretazione dei suoi segni conviene cominciare da uno dei primi aspetti che si rendono evidenti nella mano, cioè dalla sua postura.
Tanto si è già scritto sul linguaggio del corpo e sui gesti dell’uomo, sulle tante espressioni non verbali di chi abbiamo vicino e che spesso, fuori dalla sua e nostra consapevolezza, ci comunica importanti aspetti di sé.
La chirologia osserva la postura della mano, la sua posizione abituale o frequente, la sua mobilità ed espressività.
La stretta di mano comunica parecchi aspetti del carattere di chi ce la dà e del suo rapporto con noi, il vigore ed il calore che esprime o la sua mollezza e passività, la fugacità o viceversa il leggero indugio nel contatto.
La posizione abituale della mano, con la maggiore o minore apertura delle dita e in particolare del pollice in posizione di riposo, offre pure importanti indicazioni.
Quello su cui voglio ora soffermarmi è una particolare posizione della mano che, pur senza essere in genere una posizione abituale, viene assunta numerose volte nel corso della giornata: si tratta della mano chiusa a pugno.
Pur con numerose variabili individuali possono presentarsi schematicamente soltanto due possibilità, a mano chiusa il pollice può rimanere all’esterno oppure all’interno delle dita.
Mentre in uno stato di benessere e di rapporto scambievole con gli altri in genere il pollice è all’esterno, alcuni fattori possono far racchiudere il pollice sotto le altre dita e a stretto contatto con il palmo della mano.
In genere tengono il pollice all’interno della mano i bambini molto piccoli e le persone anziane o in difficoltà.
La chiusura del pollice all’interno della mano esprime chiusura verso il mondo esterno, un atteggiamento di difesa in cui non si desidera rapportarsi con gli altri.
In chirologia in genere per ogni segno osservato si cerca conferma in altri segni con un significato simile.
In questo caso i segni che sottopongo alla riflessione sono essenzialmente due, l’apertura massima del pollice e l’unione all’origine fra linea della vita e linea della testa.
L’apertura laterale massima del pollice, quando supera i novanta gradi, esprime curiosità e apertura, mentre se è inferiore indica una personalità più riservata e meno interessata agli altri.
L’unione profonda all’origine tra linea della vita e della testa è propria di chi ha un legame molto forte con la famiglia di origine e coltiva in scarsa misura il rapporto con gli altri.
Questa mia veloce esposizione termina qui, mettere in relazione i vari aspetti della mano fra di loro rende più semplice e logica una trattazione che, come quella della lettura della mano, si compone di numerosi aspetti.